La Puglia che prende il volo sarà sempre più Green

La prospettiva è un aumento considerevole, forse vertiginoso del traffico aereo. Bisogna allora organizzarsi. Aeroporti di Puglia ha aperto su questo un confronto con Aeroporti 2030, la società (nata nel 2021) che promuove lo sviluppo sostenibile, intermodale, innovativo e digitale degli aeroporti italiani. I voli da e per la Puglia sono in costante crescita, a settembre gli scali di Bari, Brindisi e Foggia hanno fatto registrare incrementi di traffico rispettivamente del 14,3%, 6,7% e del 13,2%. Nel periodo gennaio-settembre 2024 (dati Assaeroporti) Bari ha fatto registrare 5,5 milioni di passeggeri, Brindisi 2,6 milioni e Foggia 43mila, numeri sui quali viene stimato un «ulteriore incremento dei volumi di traffico nei prossimi anni». La sfida è allora mantenere «i più elevati standard di sicurezza e aumentando costantemente i livelli di qualità del servizio e perseguendo al contempo gli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto aereo».

La Puglia tira la volata degli incrementi di traffico, in linea con tutti gli aeroporti italiani che nel 2024 hanno registrato un significativo aumento del numero di voli rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando una crescita che ha superato il tasso medio del traffico aereo europeo, pari a circa il 10%. Nei primi nove mesi del 2024, gli aeroporti italiani hanno registrato quasi 170 milioni di passeggeri, il 13,29% in più rispetto al 2019 e l’11,59% in più rispetto al 2023.

«Ciò sottolinea l’esigenza di analisi e pianificazione a lungo termine per garantire la sostenibilità e la competitività del settore aeroportuale in Europa, ponendo particolare attenzione al ruolo del lavoro e dell’innovazione tecnologica», strategie che passano dalla decarbonizzazione del Pacchetto «Flt for 55».

La Puglia vuol tenersi pronta: «Abbiamo messo in campo un insieme di azioni che oggi viene consacrato perché stiamo ristrutturando continuamente tutti i nostri aeroporti: Bari, Brindisi, Foggia, Grottaglie. La Puglia – ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano – con meno di quattro milioni di abitanti, ha quattro aeroporti funzionanti, ciascuno con una propria specializzazione, ma tutti in grado di realizzare le politiche energetiche che l’Italia si è impegnata a svolgere per abbassare il livello delle emissioni di CO2». 

«Aeroporti 2030 – ha dichiarato Alfonso Celotto – ambisce a consolidarsi come voce autorevole del settore, promuovendo una crescita sostenibile che integri dimensioni ambientali, economiche e sociali. Dobbiamo lavorare per attrarre nuove rotte e compagnie aeree, sviluppando partnership strategiche e investendo in promozione per rendere i nostri aeroporti sempre più competitivi a livello internazionale. È essenziale anche migliorare l’accessibilità degli scali attraverso collegamenti intermodali con altri mezzi di trasporto, come i treni ad alta velocità. L’incremento del traffico aereo, obiettivo ambizioso e necessario per la crescita economica e turistica del Paese, deve sempre andare di pari passo con l’attenzione alla qualità del servizio offerto ai passeggeri». 

L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti istituzionali e di settore: il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, il presidente di ART, Nicola Zaccheo, il presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente di ENAV Alessandra Bruni, l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, e Francesco Nucera, direttore Sviluppo & Manutenzione del Gruppo Save. 

 

Tag: Nessun tag

I commenti sono chiusi.