E’ il «business» che consolida i numeri dell’aeroporto di Foggia: nella provincia più turistica di Puglia (presenze oltre i 3 milioni). Un paradosso? Può darsi. Ma siamo, forse, nel mezzo di un riposizionamento della domanda. La spia è data dall’acquisto significativo di biglietti aerei sulle compagnie dirette in Puglia – comprese le tratte della Lumiwings – dichiarato dal gruppo Nicolaus-Valtur che ha aperto quest’anno il secondo centro vacanze sul Gargano (dopo Vieste, ora anche Peschici). A trainare la richiesta di voli è però essenzialmente la clientela business: imprenditori, uomini d’affari, anche studenti universitari. E tantissimi emigrati residenti al Nord e che una volta rientravano in Puglia una, due volte l’anno: ora possono farlo più spesso e in breve tempo (a costi forse un po’ più alti, ma dipende dai casi).
Il volo Foggia-Milano Linate (e viceversa) si è rivelata la spinta propulsiva più efficace per sollecitare la domanda dei passeggeri, collegamento quasi sempre pieno (load factor dell’80 per cento), ma e che determina un effetto-scia su tutti gli altri collegamenti: il Foggia-Milano Orio al Serio (Bergamo) registra numeri simili al Foggia-Linate, il Foggia-Torino si arrampica al 50% ma è stato inserito nella programmazione più tardi (fine maggio). Persino il Foggia-Milano Malpensa, solo il venerdì, registra percentuali simili al Linate e pensare che un anno fa non si schiodava da una media di 45-50 passeggeri.
Siamo forse all’anno zero per l’aeroporto più a Nord della Puglia, diventato nel frattempo un punto di riferimento per una clientela non esclusivamente foggiana. Poco significativa al momento l’affluenza dalle province e regioni limitrofe, sul volo per Linate viaggiano soprattutto passeggeri residenti o provenienti dal Gargano (o diretti sul promontorio), grazie alla comodità degli orari (decollo ore 11.15) e alla possibilità di essere a destinazione dopo 55’ di volo effettivi. E poi Foggia ha vantaggi competitivi di cui altri scali più affollati non dispongono più da tempo: parcheggio gratuito in aeroporto, check-in anche mezz’ora prima dell’imbarco, la possibilità di ritrovarsi nel cuore di Milano (piazza San Babila) entro le 2 ore 45’ attraverso la metropolitana M4 che collega l’aeroporto di Linate (2,20 euro il costo del biglietto).
«Su queste considerazioni assolutamente positive chiediamo che la compagnia metta mano senza indugi alla programmazione invernale dei voli (al momento si ferma al 27 ottobre: ndr) così da dare la possibilità ai cittadini di pianificare i prossimi viaggi non solo sul Foggia-Linate, ma anche sulle altre tratte», commenta Andrea Casto vicepresidente dell’associazione Mondo Gino Lisa che porta avanti, mano nella mano con lo scalo, una politica di promozione significativa.
A Foggia, insomma, con i voli si comincia a prenderci gusto. E l’aerostazione negli orari di arrivo o partenza dei voli è diventata troppo stretta: i lavori di ampliamento di Aeroporti di Puglia sono già appaltati. Il risveglio dello scalo, questa volta, non è stato brusco come in alcune fiammate del passato (My-Air, Darwin). Per questo è il momento adesso di battere il ferro.