# Immaginiamo la faccia di tutti quei politici e influencer di varie sponde che, appena una settimana fa, sgomitavano con i media per darsi merito di “aver portato” la caserma dei vigili del fuoco all’aeroporto di Foggia. Non si sono accorti che i pompieri nello scalo non modificheranno di un passeggero i numeri a bordo degli aerei. La categoria antincendio resta infatti la stessa (sesta), la caserma a bordo pista servirà solo a scaricare sullo Stato i costi del servizio antincendio. Chi favoleggiava l’arrivo di aerei più grandi e di voli charter, possibile che non se ne sia accorto?
Serve la settima categoria al “Lisa” per volare davvero alto, aerei fino a 160 passeggeri per essere competitivi sul mercato. Si dirà, ma tutti quelli che hanno fatto la Ola mica potevano curarsi di questioni tecniche… Tocca agli uffici occuparsene, ai politici solo l’onere di far casino. Pardon, «politica». E proprio in segno di certa politica che ora qualche malelingua ritiene che la svista – dalla sesta alla 7^ categoria come richiesto da Aeroporti di Puglia – non sia casuale. E che tra i due ministeri, i Trasporti di Matteo Salvini e l’Interno di Matteo Piantedosi, non ci sia stata unità di vedute. Insomma difficile credere all’errore.
La richiesta di Aeroporti di Puglia parla chiaro: settima categoria antincendio. Dunque l’errore, se di errore si tratta, si fa presto a correggere. Staremo a vedere. Altrimenti che senso avrebbe spendere 25 milioni per non modificare granchè?
Dietro questo scenario da spy-story tutto da provare, si muove Mondo Gino Lisa. L’associazione ha scritto una lettera ai due ministri segnalando la «svista». La richiesta è finalizzata a battere sull’incudine, ora che il ferro è caldo, affinché l’affare caserma vigili del fuoco non si tramuti in una beffa per il traffico passeggeri. «Abbiamo l’interesse affinché l’aeroporto di Foggia si attrezzi adeguatamente a ospitare gli aerei che già vi operano ed a implementare il traffico con nuovi voli low cost», scrive il presidente Sergio Venturino.
Per intenderci con la sesta categoria (quella attuale) sarebbero ammessi sulla pista gli stessi aerei di oggi con numero massimo di passeggeri consentito fino a 110. Sarebbe il via libera al traffico low cost oggi tenuto in freezer, le compagnia Ryanair e Easy-Jet sarebbero le prime indiziate a farci un pensierino.
Con un traffico passeggeri portato a Foggia in due anni dalla compagnia Lumiwings al 154% (6.496, gennaio 2025) i voli low cost sarebbero un acceleratore formidabile per stimolare quei numeri, oggi ancora irrisori e modesti, per fare del vecchio “Lisa” un vero aeroporto commerciale.
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Un aereo della compagnia Ryanair, prossimamente i voli low cost anche a Foggia?